A vincere la seconda edizione del Premio è Marco Albino Ferrari con il libro edito da Einaudi Assalto alle Alpi.
Premiazione venerdì 17 gennaio, alle 18 all’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella a Biella
Il Premio è stato istituito nel 2023, nell’anno in cui la sezione di Biella del Club alpino italiano ha celebrato il suo 150º di vita, costituendo così un nuovo tassello del Premio Biella Letteratura e Industria.
Obiettivo del Premio è mettere in evidenza aspetti della realtà socioeconomica della montagna visti attraverso opere di narrativa e saggistica.
La giuria del premio letterario, presieduta dall’antropologo e past president del Cai Annibale Salsa, e composta dai giornalisti e scrittori Stefano Ardito e Marco Berchi, dalla direttrice del Museo nazionale della montagna di Torino Daniela Berta e dall’antropologo Pietro Lacasella, ha affrontato una scelta ardua nel designare il vincitore, data l’elevata qualità e l’attualità dei temi trattati nelle opere in concorso.
Il premio è stato assegnato a Marco Albino Ferrari perché la sua opera «offre una riflessione globale sull’impatto del turismo di massa sul paesaggio montano, analizzando come questo fenomeno abbia trasformato le Alpi nel corso degli anni. Ferrari utilizza un linguaggio accessibile, rendendo la sua analisi fruibile anche ai non addetti ai lavori».
La giuria ha inoltre conferito una menzione speciale ad Antonio Biganzoli per Lo decide il Cervandone, pubblicato da Monte Rosa Edizioni. Questa la motivazione. «Il libro si distingue per la capacità di raccontare la montagna oltre gli stereotipi, evitando di relegarla a semplice sfondo o di considerarla un’area marginale. Biganzoli offre una narrazione che valorizza la montagna come protagonista, evidenziandone la vitalità e l’importanza culturale».
La giuria ha riconosciuto il valore delle opere in concorso, che contribuiscono a una maggiore comprensione delle sfide e delle trasformazioni che interessano le regioni montane contemporanee.
Tra queste anche, Bioavversità. Il vizio delle monocolture nelle terre alte di Giannandrea Mencini, edito da Kellermann, che affronta il tema delle monocolture nelle regioni montane, analizzando le conseguenze ecologiche e sociali di questa pratica agricola. Mencini propone una riflessione critica sull’agricoltura intensiva in montagna, sottolineando l’importanza della biodiversità per la sostenibilità ambientale.
La premiazione avverrà nel corso di una cerimonia che si terrà venerdì 17 gennaio, alle 18 all’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella a Biella. Sarà l’occasione per una tavola rotonda nella quale al centro verrà messo il tema: «Nuovi montanari… una ricolonizzazione possibile della montagna minore».
Alla tavola rotonda parteciperà River Ferdinandy, social manager e videomaker di origini danesi, francesi e ungheresi, che ha deciso di comprare casa in Valle Cervo.