Biblioteca di Città Studi, 17 gennaio – 2 marzo 2019
Sospese come bandiere o calate come stemmi sulle vetrate del corridoio della biblioteca, alcune trapunte e coperte realizzate con la tecnica giapponese denominata Atarashii che consiste nel piegare fazzoletti di stoffa invece della carta. Origami tessili che richiedono ore di lavoro per essere realizzati e sono il frutto della sapienza nel cucire unita alla feconda creatività di chi li assembla pazientemente.
Un mosaico di colori e di stoffe in grado di appagare l’occhio anche di chi non ha dimestichezza con queste pratica artigiana, nella speranza che sempre più persone si appassionino e si avvicinino al mondo del patchwork: l’arte tessile tutta al femminile più diffusa al mondo.
L’associazione “Trame” Biellesi nata nel 2009 a differenza di altri gruppi e associazioni che si occupano di patchwork e quilting nel mondo, non utilizza tessuti americani o giapponesi, ma quelli prodotti in loco dalle industrie biellesi. Una peculiarità che ha permesso a queste laboriose artiste del cucito di farsi conoscere a livello nazionale, attraverso mostre e fiere del settore.
Le opere esposte sono state realizzate da: Annamaria Vialardi, Gina Fracassetti, Laura Gallo, Lina Veronese, Nicoletta Galeno, altre sono il risultato di un lavoro collettivo delle socie delle “Trame” Biellesi.
La mostra dialoga con la proposta di lettura Arti tessili: una bibliografia cucita intono al tessuto.