Red OX in chimica indica il processo di ossidoriduzione che interessa tutte le reazioni in cui si ha uno scambio di elettroni da una specie chimica ad un’altra. Declinato nel contesto della mostra assume una valenza simbolica: le pagine dei libri che contengono una piccola concentrazione di rame o metalli, col passare del tempo si ossidano e lasciano emergere quelle macchie giallo-rossastre tipiche dei volumi d’altri tempi. Il rosso è il colore che assume la carta invecchiando, dando vita al cosiddetto “foxing”.
“Per noi è stato molto interessante poter lavorare all’interno di una biblioteca perché non essendo concepita in origine come uno spazio espositivo, il progetto si è basato su elementi dettati dallo spazio stesso. I lavori che vedrete non cercano una sintonia solo con i contenuti propri di una biblioteca, ma l’idea che ci ha animato è stata quella di provare a creare un dialogo con lo spazio fisico e architettonico.”
Se l’avvento della tecnologia ha consentito di sofisticare il metodo di archiviazione sino ad arrivare all’era del digitale, è pur vero che la materia muta in continuazione e nulla può essere conservato in eterno.
I lavori esposti, tutti diversi tra loro per materiali, supporti, dimensioni e tecniche narrative mirano ad indagare e analizzare i processi di trasformazione della materia, inerente soprattutto agli ambiti della conservazione e dell’archiviazione, creando una memoria che continua a sua volta, inesorabilmente, a mutare.
Elena Rosina (1984) è nata e vive a Biella. É storica dell’arte, la sua formazione accademica verte principalmente sulla storia dell’arte e dell’archeologia classica e medievale, della biblioteconomia e della paleografia. Dal 2007 ad oggi ha collaborato con il Museo del Territorio Biellese, l’Università del Piemonte Orientale, la Fondazione CRB e la biblioteca di Città Studi di Biella. Dal 2012 lavora per Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
Alessandro Kalos (1997) vive a Biella. Si è diplomato al liceo artistico e ora frequenta il corso di laurea in disegno industriale a Torino. Lavora per Cittadellarte – Fondazione Pistoletto come guida e come allestitore.
Alessandro ed Elena hanno già collaborato insieme per la mostra “Scavare” nello spazio espositivo indipendente Soffitta34.
La mostra dialoga con la proposta di lettura “Una porta per l’altrove“.